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Il <<Made in Verona>> 2008

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2009 23:15
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29/01/2009 14:11

LA TOP TEN. LE CIFRE DA RECORD DEI FRATELLI FAINELLO, I LAVORI DI DUE VOCI STORICHE E UNA SERIE DI BAND CHE SI STANNO IMPONENDO A LIVELLO NAZIONALE

Sonohra, Bubola, Nascimbeni, Cherry Lips, Yano, Fake P, L’OR, Arthemis, Hell Demonio e Haai Op Die Aas

Dall'esplosione dei Sonohra al disco d'oro di Enrico Nascimbeni. Dai riconoscimenti a Massimo Bubola alle Cherry Lips in tour in tutta Italia. Dai L'OR in lizza per Sanremo 2009 al rock indipendente al 100% degli Haai Op Die Aas, passando per la world dance di Yano, il garage rock tellurico degli Hell Demonio, l'elettro-pop dei Fake P e il metal elegantissimo degli Arthemis.
Sono questi i gruppi e i solisti che a nostro avviso hanno realizzato i 10 migliori dischi «Made in Verona» del 2008, presentati qui in ordine sparso, senza criterio di classifica.
Con le cifre record di «Liberi da sempre» (oltre 90 mila copie vendute) i Sonohra per la verità rientrano solo per questioni geografiche tra gli artisti veronesi, visto che ormai il loro profilo è internazionale. E con un disco in spagnolo in arrivo, i fratelli Luca e Diego Fainello sono pronti a conquistare l'America Latina. Come biglietto da visita, il nuovo cd/dvd «Sweet home Verona», registrato dal vivo al Teatro Romano.
Massimo Bubola, ora al centro delle celebrazioni per la sua collaborazione con De Andrè, ha pubblicato lo scorso anno un disco di notevoli «Ballate di terra & d'acqua». Realizzato in terra veronese, è l'ennesima prova della maturità del cantautore.
Rimanendo nel campo della canzone d'autore, gli «Uomini sbagliati» di Enrico Nascimbeni hanno riportato il cantautore di Sanguinetto al miglior stato di forma. Dedicato «a tutti gli uomini sbagliati, compreso me stesso», è, come dice lui, «un album di canzoni per tirare le somme, senza paura di dire quello che penso».
Sul versante hard rock è stato l'anno delle Cherry Lips, il quartetto guidato da Stefania (voce e chitarra ritmica; autrice delle canzoni) e completato da Karima, Elisa e Serena. Il disco d'esorio delle quattro «labbra di ciliegia» ha permesso loro di affrontare una serie di concerti in tutta Italia.
Il disco metal dell'anno è invece appannaggio degli Arthemis con «Black society», di livello superiore rispetto agli altri cd heavy confezionati dalla scena scaligera. Il primo singolo, «Angels in black», potrebbe battersela anche come canzone rock di tutto il 2008. Il quartetto - Alessio Garavello, Matteo Galbier, Paolo Perazzani e Andrea Martongelli - suona in maniera eccellente.
Sempre rock pesante ma con tutt'altra visione estetica è quello suonato dagli Hell Demonio in «Discography», secondo album e uno dei più selvaggi esempi di garage rock del 2008, proposto da cinque elementi scatenati: Andrea Signorini, Tommaso Gorla, Riccardo Orlandi, Alessio Sacchetto e Giovanni Marini.
Per quanto riguarda la dance, è da ammirare il progetto di Yano, apprezzato dj: un tipo di musica popolare, dal sapore ispano-sudamericano, che possa far ballare tutti. Il suo secondo cd, «Felicidad», è lontano da techno e house ma è in grado di coinvolgere nel ballo anche chi non frequenta le discoteche.
Tra le pop band emergenti segnaliamo i L'OR, autori di un disco doppio d'esordio, «Intimo pensiero».
La band, guidata da Emanuele Tinazzi, cantante e autore delle canzoni, è tutt'ora in corsa nelle selezioni web per partecipare al Festival di Sanremo 2009 con una formazione che comprende Damiano Corazza, Christopher Tooker e Matteo Gangini.
Nella top ten dei cd da ascoltare dello scorso anno finisce anche l'esordio dei Fake P, band elettro-acustica della Bassa, un quintetto formato da Oliviero Farneti, Vittorio Pozzato, Luca Valentini, Matteo Mohorovicich e Guido Bianchini che gioca con l'elettronica come se fosse materia pop calda, la stessa maneggiata dai Beach Boys.
Simbolo dell'alto artigianato pop-rock veronese sono gli Haai Op Die Aas (HODA), il duo formato dai polistrumentisti e produttori Davide e Cristina, autori di «No cash no fun», terzo album di un loro personale cammino tra rumore e psichedelia.
A ridosso di questi 10 album, ci sono tre dischi di spessore. Ne avessimo scelto una «sporca dozzina» (lasciando fuori i Sonohra), sarebbero finiti in questa pagina anche i lavori di Ruben («Da qui non si vedono le stelle»), la registrazione di Sbibu («Donna in bianco e coccodrillo farcito», titolo dell'anno) e le canzoni di Brel reinterpretate da Grazia De Marchi in «Vent'anni è amarsi alla follia». [FIRMA]
Siete d'accordo con la scelta dei 10 migliori dischi del 2008? Per commenti, critiche e proposte visitate il sito www.larena.it.


Fonte
http://www.larena.it/dossiers/Temi%2.../59/149/26998/
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il mio viaggio ha UNA META e pure UNA DESTINAZIONE sisì!
30/01/2009 14:19

Verona è tutta intorno a noi...i Veronesi conquistano l'italia!!!!! (...e il Latino America...)
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Post: 374
Città: MILANO
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Sesso: Femminile
30/01/2009 23:15

si comincia così... poi si arriva a conquistare il mondo XD
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